Nell’articolo in cui recensisco il libro Principio 80/20 per vendite e marketing di Parry Marshall , tra le altre cose ho parlato della segmentazione della base clienti e di quanto questa possa essere importante, anche in relazione all’ottimizzazione degli sforzi di marketing (se non lo hai letto clicca qui : 80/20 per vendite e marketing – Recensione libro).
Oggi voglio scendere un pò più nel dettaglio su come analizzare la propria base clienti, in base a cosa segmentarla e come definire ogni specifico segmento.
Prima di addentrarci in segmentazioni articolate e complesse del parco clienti, è bene partire dalle basi.
I clienti non sono tutti uguali
Non tutti i clienti sono uguali, ce ne sono alcuni che generano molto di più degli altri. Su 30 clienti Il primo genera il 20% i due successivi un altro 20%, i 4 successivi un altro 20 e così via.
Questo è un concetto abbastanza comune nel mondo del marketing e delle vendite e forse non c’era nemmeno bisogno di scomodare Pareto. Possiamo verificarlo molto facilmente analizzando i dati delle nostre vendite.
Tipologie di clienti
Con un po’ di attenzione ci accorgeremo che esistono diverse tipologie di clienti che si possono riassumere in:
- Clienti molto affezionati al nostro brand, anche detti true fan (sono i più importanti per ogni business e spero che guardando i tuoi dati riuscirai ad individuarne qualcuno)
- Clienti affezzionati: sono clienti che hanno acquistato più volte da noi, hanno comprato prodotti diversi e sono felici dei loro acquisti. Questi clienti non comprano per un prezzo più basso ma perché conoscono e apprezzano il valore dei nostri prodotti/servizi e sono meno reattivi a offerte da parte dei competitor.
- Clienti in cerca di affari: questa è una categoria di clienti molto comune in ogni business. Sono clienti che abbiamo acquisito a freddo grazie a promozioni o prezzi competitivi sul mercato. Sono clienti molto recettivi a offerte da parte dei competitor, tuttavia questo segmento può dividersi a sua volta in sotto categorie:
- Clienti che comprano solo prodotti in offerta: sono clienti “da volantino” ossia clienti che seguono le offerte e il loro obiettivo è quello di ottenere un prodotto/servizio al prezzo più basso. Potrebbero comprare anche più volte da noi, ma solo quando ci sono degli sconti. Fanno comodo per “lanciare” prodotti o per spingere campagne promozionali (saldi, black Friday ecc), fanno aumentare marginalmente il fatturato ma non diventeranno mai clienti fidelizzati
- Clienti one shot : sono i clienti meno utili al tuo business perché sono clienti che hanno comprato una sola volta da noi e si sono dimenticati di noi. Ci hanno trovato per un caso fortuito o un offerta
- Nuovi clienti che potrebbero diventare clienti affezionati: questi sono i clienti che ci hanno conosciuto scoprendo un nostro prodotto/servizio e lo hanno comprato impulsivamente o sulla base di uno sconto. Questa è una categoria “ibrida” perché potrebbero diventare clienti affezionati (sta a noi cercare di fargli salire la scala del valore attraverso una strategia di lead nurturing) oppure tramutarsi in clienti one shot o “clienti volantino”.
Fatta questa panoramica iniziale sulle varie categorie di clientela possiamo iniziare a scoprire come segmentare una lista clienti con un metodo analitico e scientifico.
RFM : principio 80/20 in ottica tridimensionale
Segnalo un interessantissimo articolo di approfondimento sul concetto di matrice RFM prodotto da Francesco Chiappini che puoi leggere qui => https://ecommerce-school.it/blog/segmentare-gli-utenti-la-matrice-rfm/
Presto farò una guida anche sul libro di Francesco che considero un libro dal valore enorme che va letto assolutamente anche da chi non ha un ecommerce perché è molto strutturato, schematico pratico e propone un mindset validissimo.
Dare dei punteggi ai clienti in base a RFM
Vi avevo promesso un approccio analitico alla segmentazione dei clienti ed eccolo.
Per poter dare un valore numerico ad ogni cliente è sufficiente utilizzare il semplice algoritmo che spiego di seguito.
Prima di farlo avrai però bisogno di estrarre alcuni dati:
-carrello medio: è la spesa media dei clienti
– frequenza media di acquisto: dice quanto spesso mediamente gli utenti riacquistano. Per desumere questo valore bisogna prendere un arco temporale (1 anno) e fare la divisione n.acquisti/numero clienti. In questo modo sapremo in media quante volte in un anno un cliente acquista da noi. A questo punto basterà riportare questo valore alla frequenza (se ho 2 acquisti in un anno => mediamente la frequenza è ogni 6 mesi)
Ipotizziamo quindi di avere una situazione di questo tipo:
- Carrello medio 75€
- Frequenza: 2 acquisti anno => 1 acquisto ogni 6 mesi
Crea dei range che ti servono a definire il valore di ogni parametro della matrice.
Io userei questi criteri:
Ora finalmente possiamo dare dei valori ad ogni cliente e scegliere che in quale segmento inserire i nostri clienti in base alla combinazione di queste tre variabili.
Se hai un ecommerce puoi farlo in maniera molto facile e performante con il tool https://app.rfmcube.com che in automatico estrarrà i dati dal tuo ecommerce e ti creerà dei grafici simili a questi:
E inoltre ti permetterà di creare i tuoi segmenti impostando dei semplici parametri.
Fonte: RFM cubeI segmenti a mio avviso più importanti sono:
E per ognuno di questi segmenti studiare strategie di ingaggio/fidelizzazione/comunicazione differenti.
Sono un consulente di Business Intelligence,lavoro con uno dei software di Business Intelligence più importanti e completi sul mercato che è SAP BW (da poco diventato BW4HANA), e ho avuto modo di lavorare con grandissime realtà nazionali ed internazionali.
In tutte queste realtà ho avuto modo di entrare nella vita aziendale conoscendone i processi, i problemi, e le necessità e di relazionarmi con key user, decision maker, manager e personale operativo per riuscire a costruire report e dashboard che facilitassero il loro lavoro e permettessero in pochissimi click di ottenere tutte le principali informazioni sull’andamento della società.
Ho iniziato a fare divulgazione sul tema Business Intelligence per spiegare anche ai non addetti ai lavori quanto sia importante ragionare sempre in funzione di dati e come sfruttare la tecnologia per prendere decisioni migliori.
Le informazioni hanno un valore inestimabile e sono la cartina al tornasole di qualsiasi business mentre i dati da soli sono solo numeri!